La Sicilia si conferma la regione più azzurra d’Italia e – superando quota centomila preferenze – Marco Falcone (terzo candidato di Forza Italia più votato in tutto il paese) ha indubbiamente contribuito al successo del partito. Con il garbo istituzionale che da sempre lo contraddistingue, l’assessore regionale non nasconde una certa emozione. «Abbiamo potuto contare sull’affetto e sul massiccio sostegno del popolo azzurro di Sicilia e Sardegna, maturando un risultato che è andato oltre ogni pronostico, riuscendo ad aggregare energie azzurre e progetti senza l’apporto di nessun altro partito o movimento “ospite” in Forza Italia.
Senza alcun “aiutino”?
Gli elettori hanno premiato il buongoverno e il radicamento sul territorio – commenta a La Sicilia – e premiato l’impegno che Forza Italia, con il suo segretario nazionale Antonio Tajani, elargisce quotidianamente e costantemente per l’Italia anche all’estero, dando credibilità al governo nazionale e alle istituzioni che rappresenta».
Se li aspettava tutti questi voti?
«Quando c’è l’impegno, i risultati arrivano. Nel corso della campagna elettorale abbiamo anche chiesto un giudizio sul lavoro che ho svolto, soprattutto in questi anni al governo regionale. Da assessore ho lavorato senza guardare mai alle appartenenze partitiche, politiche o territoriali, mettendo al primo posto le esigenze della gente. È un risultato che ci lusinga, ci gratifica e che è forse superiore a quello che ci aspettavamo».
Maurizio Gasparri lo ha definito oltre che un amico, la persona giusta da sostenere e parla di «un risultato sfolgorante»…
«A lui mi lega, innanzitutto, un rapporto di amicizia ormai più che trentennale. Maurizio, poi, da dirigente del partito pone delle riflessioni che ci aiutano a capire cosa è successo. Forza Italia è un partito attento, impegnato nel territorio, che ascolta e questo è stato premiato. È il partito che oggi certamente rappresenta tutti gli italiani ispirandosi ai principi di libertà, del popolarismo e dell’europeismo. Lavoreremo per un’Europa più forte, più coesa che dia anche una forza maggiore ai paesi che rappresenta».
C’è anche Gianfranco Miccichè che ha dichiarato di «sentirsi a casa, in un partito liberale»…
«Credo che il presidente Miccichè faccia delle considerazioni partendo dal fatto che Forza Italia in questi anni si è evoluta, com’è giusto che sia. Ma c’è un’identità e un percorso di Forza Italia che resta la base di tutto, una storia e dei valori che oggi Tajani sta custodendo e al tempo stesso portando nel futuro. Siamo il partito della libertà che poi è chiamato a parlare agli italiani dando prova di buongoverno».
Una «vera e propria impresa» che Falcone dedica ancora una volta al presidente Silvio Berlusconi e al popolo degli elettori azzurri.
Francesca Aglieri Rinella