«La proposta dell’Italia e del Ppe di anticipare al 2025 la revisione del Green Deal UE sta diventando sempre più condivisa a livello europeo, non solo nella politica ma soprattutto negli stakeholder, nelle imprese e nei lavoratori. Dobbiamo fermare le politiche ideologiche, esasperate, sulla transizione verde, rimettendo al centro il lavoro e il benessere degli europei». Così l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo della delegazione italiana nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, intervenendo a Catania al Seminario internazionale di studi “Il Green Deal europeo, le sfide per i lavoratori”. A promuoverlo il Movimento Cristiano Lavoratori, Feder.Agri ed EZA, alla presenza di esperti e dirigenti di settore da tutta Europa.
«Difendere l’ambiente è certamente un imperativo – ha precisato Falcone – perché da questo dipende la vivibilità del pianeta. Ma accanto a ciò va tutelata l’occupazione, i posti di lavoro, la stabilità dei nostri sistemi di produzione. Questo il nostro impegno come Gruppo PPE a Bruxelles e a Strasburgo, di cui la Commissione Europea dovrà tenere conto già a partire dalle audizioni dei nuovi commissari a novembre», ha concluso Falcone.